Intervista all’Assessore Paolo Foresio

Lecce inaugura l’estate il 1° giugno. Paolo Foresio, Assessore al turismo del Comune di Lecce ci svela alcune novità.

Ci siamo quasi, l’estate è alle porte e il nostro Salento si prepara ad accogliere i turisti che, secondo alcuni esperti del settore, tra qualche giorno, giungeranno numerosi da ogni parte d’Italia e d’Europa. Molte barriere che fino a qualche settimana fa impedivano agli italiani di organizzare le loro vacanze sono state abbattute.

Secondo una recente un’indagine effettuata da SWG e dalla Confturismo-Confcommercio sono 9 milioni gli italiani che hanno già prenotato le vacanze estive e circa l’80% di essi resterà in Italia.

In testa alla classifica, tra le mete preferite dagli italiani, la nostra amata Puglia.

Dopo un anno di sacrifici, di prigionia coercitiva, se pur con qualche restrizione e precauzione, finalmente è giunto il momento di goderci l’estate.

Governo e Enti territoriali si stanno dando da fare per far decollare nel nostro Paese la stagione più bella dell’anno. Il 16 maggio scorso il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che elimina la quarantena obbligatoria per l’ingresso in Italia dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area di Schengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele.

Per venire in Italia sarà sufficiente aver fatto un doppio tampone negativo. E il Comune di Lecce cosa sta facendo per accogliere i suoi turisti?
Noi di ALEA per saperne di più abbiamo incontrato Paolo Foresio, Assessore al turismo del Comune di Lecce.

Finalmente possiamo spostarci da un luogo all’altro, possiamo viaggiare, il Salento è già pronto a accogliere i turisti?

Certo che è pronto! Lo abbiamo già dimostrato l’anno scorso gestendo l’accoglienza egregiamente, mettendo in campo una serie di misure per evitare la diffusione del virus. Quest’anno il sistema di prevenzione lo abbiamo affinato ancora di più, grazie alla collaborazione degli operatori del settore turistico i quali, autonomamente, con le loro risorse economiche hanno adeguato le singole strutture per conformarsi alle norme imposte dal Governo e dal OMS.

Possiamo dire allora che la stagione estiva salentina è già partita?

Ancora no, parte il primo giugno e terminerà a fine settembre. L’anno prossimo, sarà più lunga, abbiamo programmato l’apertura il 1° maggio e la sua chiusura il 31 ottobre.

Quali sono le novità per i turisti che visiteranno la nostra città?

A breve partiremo con una card unica che, acquistandola, garantirà al turista l’accesso a tutti i musei della città che hanno scelto di mettersi in rete. Altra novità, a metà luglio aprirà il parcheggio ex ENEL. I visitatori, attraverso alcune navette elettriche, potranno raggiungere in poco tempo il cuore della città, Piazza Mazzini e Piazza Santo Oronzo.

Un servizio già noto da 20 anni in altre città italiane che giunge da noi in ritardo a causa delle amministrazioni precedenti che hanno scelto di finanziare i filobus piuttosto che questo servizio, già rodato in altre parti del mondo. A breve, attraverso incontri online daremo agli albergatori del centro della città e agli operatori dell’extra alberghiero interessati tutte le informazioni necessarie che riguardano il progetto in questione.

Lecce oltre a essere città d’arte è anche città di mare, San Cataldo, Torre Chianca sono a pochi minuti dal centro della città. Il Comune cosa sta facendo per promuovere le sue marine?

Da quest’anno, vogliamo promuovere tutte le ‘Lecci’ che esistono. Ognuna può attrarre un target turistico tutto suo, considerando le potenzialità che la città possiede: arte, enogastronomia, spettacolo, eventi, mare e sport. Così, per esempio, i giovani appassionati di Kitesurf e Windsurf potranno scegliere Lecce per praticare i loro sport preferiti a San Cataldo o a Spiaggiabella. Coloro invece che amano l’arte, la cultura potranno visitare le bellezze che offre il capoluogo salentino: Palazzo Vernazza che sarà aperto a breve, le Mura urbiche, il Convento degli Agostiniani e le mostre al Must e altri siti vicini.

Lecce è una città dove si possono fare mille cose, c’è l’imbarazzo della scelta e tutto questo anche grazie alla sinergia fortissima che recentemente si è venuta a creare tra i privati, le imprese culturali e le associazioni. Il nostro intento comunque va oltre il centro storico, ecco perché vogliamo rendere le nostre marine dei veri e propri quartieri della città.

E per collegare le marine alla città, cosa si sta facendo?

Le marine sono 5, oltre 20 km di costa. Non è facile servirle tutte con i trasporti. Quest’anno però abbiamo intensificato le linee con ciascuna di esse.

A fine maggio alcune Regioni italiane, come Lombardia, Lazio potranno raggiungere l’immunità di gregge, grazie ai vaccini effettuati, in Puglia invece, pare che la campagna vaccinale proceda a rilento, questo non pensa possa rallentare l’afflusso dei turisti?

Beh si, occorre velocizzare le vaccinazioni e magari pensare di vaccinare quanto prima anche gli operatori del settore turistico, proprio come è stato fatto nei mesi scorsi, in via straordinaria, con gli operatori scolastici. Dal Governo in questi ultimi giorni, comunque, giungono notizie confortanti che ci consentono di essere ottimisti circa le dosi che stanno arrivando in Puglia…. Speriamo però che queste notizie possano trovare conferma nei fatti.

Alberghiero ed extralberghiero due realtà che convivono ormai da anni sul nostro territorio, il secondo, un po’ meno tutelato, considerando che esistono realtà sommerse. Cosa state facendo per combattere l’abusivismo?

Nel 2017 quando ci siamo insediati, insieme ad alcune strutture alberghiere ed extralberghiere, quelle censite e dichiarate al Comune, ai Vigili Urbani e con l’ausilio della Guardia di Finanza, abbiamo messo in piedi una task force per controllare eventuali irregolarità da parte di alcune strutture e devo dire che il lavoro che abbiamo fatto ha prodotto dati importanti. Il problema non lo abbiamo risolto però devo dire che qualche passo in avanti lo abbiamo fatto anche grazie all’introduzione del CIS che ha lo scopo appunto di arginare e contenere l’abusivismo, peccato sia stato introdotto proprio quando è scoppiata la pandemia.

Intervista a cura di Alessandro Vergallo e Flavio Greco.

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